vaux le vicompte

Vaux le Vicomte si erge a pochi chilometri da Parigi e a pochissimi da Disneyland. Si tratta di un luogo pieno di fascino e mistero, protagonista di molti film holliwoodiani (La Maschera di Ferro, Vattel, Vidocq, Marie Antoniette di Sofia Coppola ecc. solo per citarne alcuni). Ultimamente è la mia meta preferita per una gita fuori porta, quando voglio immergermi nel silenzio della campagna francese senza lasciare però il fasto e grandiosità dei monumenti storici.

Vaux le Vicomte è un delizioso castello del 1641 costruito da Fouquet e che ispirò la costruzione della più famosa, ma a mio parere non più bella, reggia di Versailles. Fu proprio il re ad ordinare che la reggia di Versailles si ispirasse a quella di Vaux di cui rimase follemente innamorato. Ma ci pensate che se Vaux le Vicomte non fosse mai stata costruita probabilmente non avremo mai neanche avuto Varsailles? Chi vuole tuffarsi nei fasti dell’epoca del Re Sole ma non rimanere intrappolato per ore in file interminabili di orde di turisti impazziti, può optare per questa reggia più piccola, sicuramente meno fastosa ma per me con molta più allure. Sarà il suo aspetto un pò decadente, il mistero che ruota intorno a questo castello, o le 3000 candele che ogni sabato d’estate illuminano castello e giardini, ma questo Castello ha un fascino unico. Difficile doversene andare via.

cavalli di luce a vaux le vicompteAnche quest’anno ho deciso di andarci un sabato pomeriggio, proprio in occasione della serata delle Candele. Questa volta veniamo accolti da uno spettacolo “luminoso” di una compagnia teatrale. Magnifici cavalli di carta luminosa hanno accompagnato a suon di musica classica tutta la nostra visita.

Verso le 17 eravamo già arrivati e cominciato il nostro giro turistico all’interno del Castello, tra saloni, camere sontuose, cucine e sotterranei. Alle 18 il castello chiudeva per dare la possibilità al personale di allestire le candele. Un’ora è sufficiente per visitarlo. Non è grandissimo ma è sicuramente molto suggestivo. Girando tra le varie stanze scopriamo con grande sorpresa ed un pizzico d’orgoglio italiano che nel 1600 i nobili francesi usavano, udite udite….il Bidet!

Bellissime e grandissime le cucine! E dove poteva fermarsi l’occhio e il cuore di una foodblogger? Ovviamente sugli infiniti servizi di pentole di rame che facevano bella mostra di se sulle pareti.

In queste cucine lavorò il celebre cuoco Vatel, a cui è dedicato il film di Depardieu. Fu lui a cucinare per la cena a cui partecipò Luigi XIV in occasione della messa in scena di uno spettacolo teatrale di Moliere, altro celebre frequentatore del castello.

La sala dei banchetti è immortalata spesso in molti film e tra piramidi di macarons e maialini allo spiedo e facile immaginare i suoi ospiti mentre ballano e mangiano riempendo ogni spazio di queste bellissime sale.

Ma c’è un posto, in questo castello, che suscita un grande interesse. Si dice che nelle sue segrete un tempo ci fu un prigioniero “speciale”: la Maschera di Ferro. Alzi la mano chi ha visto l’omonimo film con Leonardo di Caprio, Depardieu ecc. Io l’ho visto decine di volte! Si dice che questo prigioniero fosse il legittimo erede al trono di Francia e che suo fratello gemello per usurparne il trono, lo fece imprigionare a vita dopo avergli fatto indossare una maschera di ferro che ne celasse l’identità. E’ ovviamente una leggenda, ma la casa reale interrogata più volte anche successivamente a tali eventi non ha mai fornito alcuna risposta e non ha negato che la leggenda fosse vera.

Sono le 18, tutti fuori dal castello! Proseguiamo nei giardini. La giornata è bellissima e il sole è ancora alto. I giardini sono stati progettati dal giardiniere di corte Le Notre. Lo stesso che ha progettato quelli di Versailles. Comunque…fate un giro per i giardini, i suoi labirinti e le sue bellissime fontane ed immaginate le bellissime feste che potevano svolgersi in questi luoghi. In particolare la fontana della corona (chiamata così perchè al centro si erge una bellissima corona dorata) era teatro di vari giochi e tornei.

Prima di goderci lo spettacolo notturno del castello e dei giardini illuminati con le candele ci siamo concessi una gustosissima cena nel ristorante self service all’ingresso. Buono ed economico. In alternativa potete concedervi il lusso di mangiare a Le Charmilles che si trova proprio nei giardini.

 

[to be continued]